I principi-fase, combinati in senso progressivo, nella scheda di allenamento sono i seguenti:
- Mobilizzazione: nella maggior parte dei casi, mobilizzazione attiva e non passiva dei plessi articolari interessati dalla patologia. Il tutto, possibilmente in modo simmetrico, a corpo libero esercitandosi, contro lievissima resistenza, con uso di manubri di poco peso o di appoggi Baumann, di macchine isotoniche o isocinetiche. La mobilizzazione dell’articolazione dolorosa avviene non in modo diretto , ma indiretto agendo sui plessi muscolari ad essa adiacenti.
- Respirazione: tenendo conto che la maggior parte delle persone esegue gli esercizi senza dare peso ed importanza alla respirazione, l’impostazione della tecnica respiratoria più idonea al soggetto è fondamentale.
- Stretching: applicazione maggiore dello stretching P.N.F. (Facilitazione Propriocettiva Neuromuscolare), come fonte primaria per la riduzione del dolore, della tensione muscolare in iper-tono, nonché per la riduzione anche della sindrome di difesa. Inoltre, tonificazione-generale dei settori paramorfici e non, considerando che stimolare solo determinati plessi muscolo-scheletrici, potrebbe causare l’impoverimento e l’indebolimento di altri distretti corporei non tenuti nella giusta considerazione (soprattutto riferendoci ad adolescenti in via di maturazione ossea).